Raccolta fondi a sostegno di Carlo Lucchina
La Corte di Conti ha recentemente condannato Carlo Lucchina, Direttore Generale della Sanità all’epoca dei fatti, al risarcimento di Regione Lombardia, per la dolorosa vicenda di Eluana Englaro, perché con suoi provvedimenti aveva ostacolato il padre di Eluana nella sua volontà di sospendere idratazione e alimentazione alla figlia, malata disabile e non in stato terminale. Si tratta di un giudizio contabile, non di un pronunciamento della magistratura civile o penale: non si ha quindi a che fare con un illecito o un reato.
Questo fatto è avvenuto nel 2008, quando la normativa nazionale non considerava idratazione e alimentazione trattamenti vitali; inoltre Carlo Lucchina non agì personalmente, ma fu sempre accompagnato e sostenuto dalla Avvocatura Regionale. Successivamente alcune componenti della opinione pubblica e alcune sentenze della magistratura orientarono la normativa sanitaria, soprattutto nel campo del fine vita, in una logica estrema di autodeterminazione, utilizzando anche il caso di Eluana. Sarà dal 2017 che la legge 219 affermerà che “sono considerati trattamenti sanitari la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale” (Art. 5)
Carlo Lucchina ha deciso di procedere al pagamento senza opporre ricorso.
Una legge si rispetta e una sentenza si attua, ma si può dissentire ed esprimere il dissenso in forme legittime e pacifiche.
Per questo ci permettiamo di promuovere una raccolta fondi per compartecipare al risarcimento dovuto dal dr. Carlo Lucchina, in segno di stima e di solidarietà nei suoi confronti, e per dire che la vita, in un luogo di cura come in ogni casa e in ogni altro luogo, non è nostra ed è infinitamente grande anche quando è sofferente e inerme.
E possibile aderire all’iniziativa effettuando un bonifico sul conto corrente di Medicina e Persona all’IBAN: IT51E0306920407100000075126 causale “campagna a sostegno Lucchina”.
Medicina e Persona